Riqualificare un’architettura di edilizia civile con una connotazione dal forte valore semantico significa rinnovare il percorso di una valenza storico-culturale che ha accompagnato la nascita delle sei torri di Via Sbano ad opera del Maestro architetto Mario Ridolfi negli anni 1964-69.La struttura in c.a. “estradossata” sulle fronti dei prospetti disegna un reticolo a maglie rettangolari che nell’ambito di un’operazione di rimandi storicistici ci ha condotti a vedere in quell’impaginato strutturale di facciata un richiamo a Piet Mondrian che intorno alla rivista De Stijl pubblicata a Leida in Olanda con l’architetto Theo van Doesburg, dà luogo al gruppo del neoplasticismo formato da pittori, scultori e architetti, orientato al razionalismo e alla ricerca di nuove modalità espressive basate su rapporti elementari ed essenziali, nelle forme e nei colori che si opporrà ad ogni forma baroccheggiante dell’arte in nome dell’essenzialità, dell’equilibrio e dell’armonia. Questa rivisitazione del purismo formale e geometrico l’abbiamo vista congeniale e applicabile ai prospetti delle sei torri di Via Smaldone, consegnando così alla memoria del maestro Ridolfi, un’operazione dei giorni nostri con un approccio culturale e storicistico e altresì di richiamo ad un intervento che non vuole essere semplicemente un’operazione di “dipintura”.                                                          dg